venerdì 9 marzo 2012

Significato del credo: Introduzione

“La Chiesa ci offre una piccolissima "Somma", nella quale tutto l'essenziale è espresso: è il cosiddetto "Credo degli Apostoli"”.
(Benedetto XVI 12 settembre 2006)

Credere è un atto umano. Con il Credo professiamo la nostra fede, dichiariamo cioè quali sono i fondamenti del nostro essere cristiani. Non è quindi una preghiera ma un atto personale del credente, che non si ferma alla frase, ma raggiunge la realtà dichiarata.

Credere è un atto personale, ma non isolato. Dicendo "Io Credo", affermiamo anche che "Noi Crediamo": il credente come anello di una grande catena di credenti, la Chiesa.


Credere è un atto cosciente e libero. Accettiamo come vero qualcosa che non è evidente, ma che diventa nostro per fiducia, per fede verso colui che ci parla. Abbiamo fiducia nella Chiesa, che ha conservato e interpretato la Scrittura. Attraverso la Chiesa abbiamo fiducia negli Apostoli, che hanno narrato ciò che Gesù ha detto. Attraverso gli Apostoli abbiamo fiducia in Gesù, che ha dichiarato di essere il Figlio di Dio e ce l'ha garantito con la sua rissurrezione. Attraverso Gesù abbiamo fiducia in Dio, nostro unico Creatore.


La formulazione più antica del Credo è chiamata Simbolo degli Apostoli (Symbolum apostolorum). Non esistono fonti che possano attribuire una data esatta in cui gli Apostoli possano averlo codificato, anche perché, nei primi secoli della Chiesa, era considerata talmente sacro da non poter essere neppure scritto, ma soltanto memorizzato. Gli ultimi versi del Vangelo di Matteo recitano "Andate dunque [voi Apostoli] e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato".  E’ una eredità preziosa, lasciata alla Chiesa dai dodici apostoli come simbolo di riconoscimento e di comunione tra i credenti sparsi in tutto il mondo, in quanto in esso si enuncia la nostra salvezza in Dio, Trinità Santa.
  
Il Simbolo è una sintesi dei punti più importanti di tutta la Scrittura, strutturato in tre parti e suddiviso in totale in dodici articoli. La prima parte è la confessione teologica che descrive la storia del Padre, creatore e Signore del cielo e della terra. La seconda è quella cristologica del Figlio, che si è incarnato, è morto e risorto per la nostra redenzione. La terza parte infine è la confessione dello Spirito Santo, che anima la Chiesa ed è il vincolo della comunione dei credenti nel tempo e nell'eternità.


Il Credo Niceno-Costantinopolitano, molto più articolato e teologico rispetto all'Apostolico, è quello maggiormente conosciuto oggi in quanto professato abitualmente alla domenica. Questo Credo è il frutto dei prime due concili ecumenici (Nicea 325 e Costantinopoli 381), che approfondirono, il primo, gli articoli sulla divinità di Cristo, e, il secondo, quelli sullo Spirito Santo. Il Credo Niceno viene abitualmente sostituito dall'Apostolico durante le liturgie nei tempi Quaresimali e Pasquali, nonché in tutte le occasioni in cui si richiama il Battesimo.



SIMBOLO DEGLI APOSTOLI
CREDO NICENO-COSTANTINOPOLITANO
1
Io credo in Dio, Padre onnipotente, 
Creatore del cielo e della terra.
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
2
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, 
nostro Signore,
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, 
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato, della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
3
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
e per opera dell Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
4
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocefisso, morì e fu sepolto;
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
5
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, 
6
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente:
è salito al cielo, 
siede alla destra del Padre.
7
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
8
Credo nello Spirito Santo,
credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
9
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica.
10
la remissione dei peccati,
Professo in un solo Battesimo per il perdono dei peccati.
11
la rissurrezione della carne,
Aspetto la rissurrezione dei morti
12
la vita eterna.
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
Amen.


Amen. La conclusione con Amen chiude la nostra professione della fede, iniziata con "Io Credo", con un sigillo definitivo. Io credo, e così sia; è la nostra conferma incondizionata a tutto ciò che abbiamo asserito.

Recitare il Credo significa entrare totalmente in comunione con Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Recitare il Credo con fede ci permette di esprimerla, trasmetterla, celebrarla in comunità, assimilarla, viverla.


"Questo Simbolo è un sigillo Spirituale, è la meditazione del nostro cuore e ne è come difesa sempre presente: senza dubbio è il tesoro che custodiamo nel nostro animo" (Sant'Ambrogio: Explanatio Symboli).

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